Nel leggere il titolo di quest’articolo avrete pensato tutti la stessa cosa, lo so… e in effetti il gioco di parole era voluto!
Eh sì, perchè è abbastanza diffusa l’idea che nella vita molti risultati positivi o negativi siano frutto della Fortuna e del suo “girare”…(che poi gira sempre dal lato degli altri, chissà perchè da noi non arriva mai…).
In questo forse siamo un po’ simili agli antichi, che adoravano la Fortuna come una divinità, sintomo di un’ingenuità che a noi oggi fa un po’ tenerezza. Il loro atteggiamento era infatti di grande rispetto verso la sorte e anche un po’ di timore, al punto che alla Dea bendata erano addirittura dedicati sacrifici, anche animali.
Naturalmente, tutti noi al giorno d’oggi ne cogliamo l’esagerazione, ma bisogna ammettere anche che, a loro modo, gli antichi greci e latini avevano capito una cosa molto importante, che noi forse abbiamo dimenticato: alla cosiddetta Fortuna occorre dare una “spintarella”.
Proprio così: la Fortuna, da sola, non basta.
Mi spiego meglio.
Premesso che non sto invitando i miei lettori o i miei allievi a simulare riti sacrificali o a portare ceri al proprio santo preferito,
vorrei chiedere a tutti coloro che si lamentano della propria sfortuna:
“Voi, esattamente, che cosa state offrendo alla fortuna? In che modo state dando una mano alla vostra sorte?”
Perchè, è vero, nella vita un po’ di fortuna a volte ci vuole: magari il professore ci chiederà l’argomento che conosciamo meglio oppure ciò che abbiamo studiato proprio qualche ora prima dell’esame!
Ebbene, cari ragazzi, vi dirò una cosa che vi potrà far inorgoglire non poco:
- se è una fortuna il fatto che il professore vi chieda l’argomento che conoscete meglio, è SOLO PERCHE’ voi quell’argomento l’AVETE STUDIATO.
- se è una fortuna che siate interrogati proprio su ciò che avete ripetuto un attimo prima dell’esame, è SOLO PERCHE’ voi quell’argomento l’AVETE STUDIATO.
Se insomma potete dire che vi è “capitata” una fortuna è SOLO PERCHE’ AVETE STUDIATO.
Ecco perchè le stesse domande ad un esame possono essere una fortuna per alcuni ed una grande sciagura per altri. Del resto, si sa: una domanda è facile solo se si conosce la risposta!
Perchè il nocciolo è sempre quello: nella vita per avere buoni risultati bisogna impegnarsi.
Non si può vivere affidandosi sempre e solo allla propria buona sorte, perchè
- NON ci miglioreremo e non cresceremo.
- NON ci sentiremo mai sicuri nelle prove che affrontiamo.
- NON potremo mai prevenire un eventuale problema, dato che esso ci coglierà del tutto impreparati.
***Che cosa invece dobbiamo abituarci a pensare?
NULLA CI ARRIVERA’ DAL CIELO, MENTRE SIAMO FERMI IN ATTESA DI UN MIRACOLO!
TUTTO E’ QUESTIONE DI METODO E DI IMPEGNO.
PUNTO.
Lo so che è una dura verità, lo so che è faticoso e lo so che non è quello che vorreste sentirvi dire. Anche io, come voi, ho provato le vostre stesse sensazioni quando queste parole erano dette a me.
E so anche che sarebbe più bello poter pensare che nella vita bisogna attendere la fortuna.
Ed è qui, però, che vi sbagliate…
Ne parlavo proprio qualche giorno fa con la mia allieva Francesca, una studentessa iscritta a Lettere Moderne alla Federico II: non c’è cosa più soddisfacente che arricchirsi di nuove conoscenze e non c’è cosa più bella che sapere che a studiare stai aiutando te stesso ed il risultato che vuoi ottenere.
Essere i PROTAGONISTI della propria vita è sempre più soddisfacente.
Se poi si riesce ad attirarsi anche un pizzico di fortuna dalla propria parte ben venga,
ma ciò che è fondamentale è essere consapevoli che I RISULTATI CHE AVREMO DIPENDERANNO AL 99% SEMPRE DA CIO’ CHE ABBIAMO FATTO PER OTTENERLI. E da nient’altro.
Non rimaniamo, quindi, in attesa del “miracolo”…
Iniziamo SUBITO a prenderci cura di noi stessi, dei nostri risultati e dei nostri desideri.
E soprattutto scegliamo il METODO GIUSTO che non ci faccia perdere altro tempo nel raggiungimento dei nostri obiettivi, per troppo tempo rimandati.
Ricordandoci sempre che la sorte aiuta gli audaci…e coloro che studiano!!!
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